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Archivi categoria: parole
A volte, ritorna
Ogni tanto, magari in un giorno di pioggia, fa capolino un desiderio recondito di esplorare ancora i meandri dell’Io. L’anteriore me contro la posteriore me. Come un filo sottile ma robusto, che mi leghi le viscere e le parole, ma … Continua a leggere
Pubblicato in parole, poetries
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Soli
Il vuoto non si può colmare con altro se non con ciò che lo ha causato, diceva la Dickinson. Falso, vero, non definito. In ogni caso molti di noi convivono con qualcosa che non c’è più. Una parte di se … Continua a leggere
Pubblicato in dolore, parole
2 commenti
L’incontro
E’ tornato il sole e ho subito pensato alle tue ossa candide in un tugurio buio. Devo venire da te e farti una casa fiorita, la terra era divelta l’ultima volta e non so come sarà adesso. Vorrei portare da … Continua a leggere
Pubblicato in dolore, mancanza, padre, parole, pensieri affollati, tempo
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Le (s)fortune
Il dolore, questo essere temuto, che coltiva in noi fiori e frutti e germoglia arazzi e tappezza le pareti di spine odorose. Fortunat* chi ne sa far scaturire parole preziose, piene del proprio io più vero, sincere e vere come … Continua a leggere
Pubblicato in dolore, parole, pensieri affollati, Uncategorized
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Rassegnate bruttezze
Caro f., il nostro tempo si è sciolto come un nodo tra i capelli. È finito ed è finto il tentativo di cucirne i lembi. Inutili le carte che ho giocato negli incontri dove non eri, non apparivi neppure nell’ombra … Continua a leggere
Pubblicato in parole, pensieri affollati, poetries, storie di vita vissuta, Uncategorized
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Fine
Continui riverberi che non siano mai, di bellezza. Eden in pasto a cuori neri. Voci roboanti di glorie di sangue. Muore questo nostro secolo, ora dopo ora. Muoriamo tutti, insieme alla speranza di costruire, gettati intieramente nel fare-non fare, sul … Continua a leggere
Pubblicato in parole, pensieri affollati
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Not anymore
Che poi, che cosa è stata questa nostra vita? E’ stata un incontro di silenzi, vero? Il tuo arrivare senza chiedere e a dare per poter dare, il mio frantumarmi e ricompormi col tuo paziente chiudere gli occhi e dire … Continua a leggere
Io sono io, anche se in terza persona
Contare le cose che contano. Uno, due, tre. Scrivere di parabole cristiane, vecchie e in disuso. Per sfogarsi, per rendere nulla quello che davvero pesa. Raccontare il perduto, l’ inenarrabile per paura, di ferite, di odio intriso, di ciò che … Continua a leggere
Pubblicato in parole
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Spurio impuro puro
E’ una parola, un discorso, un divieto che attinge al mio vuoto e lo stringe del succo. Cos’è? Un’ anguria? Un melone? Un ingollo che ingombra la mente? Uno stralcio di presente attaccato alle viscere? Un suono inteso a dire … Continua a leggere
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Le parole in disuso che più amo
Leggo. Leggo. Quanta poesia leggo. Perchè mi regala parole in disuso, che io uso. Come il “cavernare rotondo”, che mi dà l’idea di consumare a mò di caverna. Come il “bucare”, l’ “in figura”. Il poeta è potente, della lingua … Continua a leggere